Progetto di sostenibilità del Complesso Monumentale della Basilica di San Francesco in Assisi.
Premio “Vivaio Eternot” 2019 per denunciare i danni dell’amianto: tra i giurati anche Rosy Battaglia
La giornalista ambientale torna a Casale Monferrato dopo aver conseguito il massimo riconoscimento nell’edizione 2018
Lunedì 29 aprile 2019 si terrà, per il terzo anno consecutivo, il premio “Vivaio Eternot”: l’evento organizzato dal Comune di Casale Monferrato, la città piemontese in cui era presente il più grande stabilimento di Eternit d’Europa.
Durante la manifestazione verranno premiati gli Enti, le Amministrazioni o i singoli cittadini che hanno dimostrato impegno nella cura, nella ricerca, nella diffusione dell’informazione, ma anche nell’attuazione di notevoli e significative azioni di bonifica, e nelle lotte sociali e legali riguardanti l’amianto e i danni da esso causati.
Tra i vincitori della scorsa edizione figura Rosy Battaglia, giornalista freelance che, grazie al suo interesse per i temi legati alla sostenibilità ambientale, ha condotto importanti inchieste sull’amianto. Tra queste il documentario “La Rivincita di Casale Monferrato”, dedicato alla resilienza del comune piemontese dinanzi al dramma provocato da Eternit, e l’articolo “Amianto, un’italica storia di ritardi. Da 2 miliardi di danni (ogni anno)”, pubblicato lo scorso novembre sulla testata Valori.it.
“A 27 anni dalla legge 257/1992 che l’ha messo al bando, l’amianto ancora imperversa – denuncia Rosy Battaglia -. Mancano mappature precise e le bonifiche vanno a passo di lumaca. Inoltre, gli impianti di smaltimento presenti e previsti sul nostro territorio sono assolutamente insufficienti: le regioni dotate di almeno un impianto specifico per l’amianto sono solamente otto”.
In questa edizione 2019, alla quale Rosy Battaglia parteciperà in veste di giurata, il premio “Vivaio Eternot” consisterà in una pianta di Davidia germogliata nel Vivaio Eternot: un monumento vegetale che cresce all’interno del Parco Eternot, nato su quella stessa area in cui sorgeva la fabbrica Eternit, in memoria delle decine di migliaia di vittime dell’amianto.