Compostabilità
La compostabilità è l’attitudine di un materiale organico a trasformarsi in compost con adeguate caratteristiche qualitative, mediante il processo del compostaggio.
Nel processo di compostaggio, attraverso la biodegradazione aerobica (in ambiente ricco di ossigeno), il materiale organico viene ridotto in elementi essenziali che andranno poi a comporre il compost. Quest’ultimo si presenta come terriccio e, per la sua ricchezza di sostanze organiche, è utilizzato come fertilizzante.
Nel recupero delle sostanze organiche derivanti da rifiuti, si utilizzano differenti tecniche di compostaggio, ma essenzialmente si basano sul principio di biodegradabilità della materia di origine.
La norma di riferimento dell’Unione Europea, “Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione” (EN 13432/2000), determina i criteri in base ai quali un materiale è definito compostabile:
1) biodegradabilità: determinata misurando l’effettiva conversione metabolica del materiale compostabile in anidride carbonica. Il livello di accettazione della degradazione è pari al 90% di conversione metabolica da raggiungere in meno di 6 mesi, in ambiente aerobico; tali valori vanno testati con il metodo standard EN 14046 (anche chiamato ISO 14855);
2) disintegrabilità: cioè la frammentazione e la perdita di visibilità nel compost finale (assenza di contaminazione visiva). Il materiale viene biodegradato insieme con rifiuti organici per 3 mesi e almeno il 90% della massa del materiale deve ridursi in frammenti con dimensioni inferiori a 2 mm (tali valori vanno testati con il metodo standard EN 14045);
3) assenza di effetti negativi sul processo di compostaggio: il requisito va verificato con una prova di compostaggio su scala pilota;
4) bassi livelli di metalli pesanti e assenza di effetti negativi sulla qualità del compost (quali la riduzione del valore agronomico e la presenza di effetti ecotossicologici sulla crescita delle piante). La concentrazione di alcuni metalli pesanti, pH, contenuto salino, solidi volatili, azoto, fosforo, magnesio e potassio deve essere registrata entro i limiti consentiti.
Un materiale è compostabile, quando soddisfa tutti i precedenti requisiti. Un materiale biodegradabile potrebbe non essere compostabile: durante il ciclo di compostaggio può anche frantumarsi in pezzi microscopici, ma questi potrebbero non essere poi totalmente compostabili.