Raccolta differenziata
La raccolta differenziata, in antitesi alla raccolta indifferenziata, è un sistema di gestione dei rifiuti urbani (prodotti dai singoli cittadini e dalle attività produttive) che prevede una previa selezione in base al tipo di rifiuto, in modo da diversificarne il trattamento.
Il fine della raccolta differenziata è di destinare ciascuna tipologia di rifiuto verso il trattamento più adatto allo smaltimento o al recupero: lo stoccaggio in discarica (incenerimento o termovalorizzazione) per il residuo indifferenziato, il compostaggio per l’organico e il riciclo per il differenziato propriamente detto (carta, vetro, alluminio, acciaio, plastica).
La raccolta differenziata è un importante strumento per il miglioramento della qualità ambientale dei territori e una fonte di risparmio economico, non sempre valorizzata: si quantifica che a livello europeo siano 875mila i posti di lavoro creati nella filiera del riciclo dei materiali. In Italia, solo considerando il riciclo delle bottiglie in PET si sono ricavati benefici netti per 1,2 miliardi di euro.
La fotografia della raccolta differenziata in Italia mostra un Paese diviso in due: sette regioni hanno già superato l’obiettivo del 50% di riciclo previsto dalla Ue per il 2020 (Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli, Marche e Sardegna) e altre tre sono vicine al traguardo (Emilia Romagna, Valle D’Aosta e Umbria). Molto indietro invece Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, dove la raccolta nel 2014 era ancora inferiore al 25%.
Secondo il “Settimo Rapporto della Raccolta differenziata e del riciclo” del 16 feb 2018 si continua ad avere un Paese ancora diviso in due, in cui il Nord corre e il Sud arranca.