La scelta di Sisifo di diventare Società Benefit nel Gennaio 2022 ha avuto l’obiettivo di formalizzare, con procedure e protocolli standardizzati, l’impegno per la comunità e per l’ambiente che da sempre costituiscono un valore chiave della sua attività.

La mission di Sisifo ruota intorno al concetto di ecologia integrale promosso da Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’ del 2015, ma ha radici ben più lontane. L’idea che la cura dell’ambiente non sia solo una questione di conservazione della natura, ma anche di giustizia sociale, economica e culturale e che “tutto sia intimamente connesso”, guida la storia dell’azienda e delle persone che la compongono fin dalla costituzione nel 2011, partendo da un approccio sistemico alla sostenibilità e ricollegandosi ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) dell’Agenda 2030 e ai 7 Obiettivi Laudato si’ definiti dal Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

Nelle pratiche aziendali, come nei rapporti con la rete dei “portatori di valore” che negli anni è stata tessuta con cura, Sisifo promuove l’ecologia integrale diffondendo consapevolezza ambientale e incoraggiando pratiche sostenibili in tutti gli aspetti della vita e delle attività umane, elaborando progetti che portino ad un equilibrio sostenibile tra ambiente naturale, ambiente sociale ed ambiente economico. Lo stesso termine “portatore di valore” – già adottato dal mondo della Finanza Etica italiana –  è indicativo di come i partner coinvolti nei progetti promossi e coordinati da Sisifo contribuiscano alla creazione di valore condiviso di cui anche loro sono beneficiari. Un portatore di valore, quindi, comprende e promuove il valore ambientale, sociale ed economico condiviso e contribuisce a creare un impatto positivo sia sul mondo che lo circonda che sulla propria attività.

È in questo contesto che si inserisce la pubblicazione del primo report d’impatto della società, elaborato attraverso due strumenti che valutano la creazione del valore generato e il proprio impatto: SABI e B Impact Assessment (BIA). Il primo consente di osservare un’azienda, attraverso 3 pilastri: il Prodotto offerto sul mercato, l’organizzazione del Lavoro e il Valore Economico generato e condiviso; il secondo, utilizzato come standard di valutazione esterno internazionale, consente di misurare l’impatto di una società a partire dall’analisi di Governance, Comunità, Collaboratori, Ambiente e Clienti. L’output ottenuto rappresenta quindi un punto di partenza per analizzare in modo oggettivo le azioni che sono state poste in essere e per pianificare quelle he verranno intraprese nel futuro.

Il report d’impatto mira anche a definire un programma di azioni per il perseguimento delle finalità di Beneficio Comune che nello Statuto di Sisifo sono identificate come segue:

  • Continuo sviluppo di conoscenze per la riduzione dell’impatto ambientale e per contribuire al contrasto del climate change;
  • Inserimento, in tutte le attività consulenziali e progettuali, delle indicazioni di tutela del sistema ambientale, responsabilizzando il committente circa il corretto utilizzo dei flussi di materia ed energia in entrata e l’avviamento al corretto fine vita dei materiali in uscita;
  • Attivare sinergie e collaborazioni con enti del terzo settore, aziende e pubbliche amministrazioni che sviluppino iniziative di sensibilizzazione ed educazione allo sviluppo sostenibile, all’economia circolare e alla transizione ecologica;
  • Tutela dell’ambiente anche con l’utilizzo di energia, prodotti e materie prime da fonti rinnovabili;
  • Attività di ricerca e sviluppo e processi aziendali miranti alla tutela dell’ambiente, della salute umana, anche in collaborazione con realtà terze;
  • Orientamento di eventuali flussi di capitale verso investimenti ad impatto.

L’impatto sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs)

L’impatto sui 7 Obiettivi Laudato si’ (OLS)

 

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